Intervento del SGC Leo Taroni

13° Borsa di Studio Giuseppe Logoteta
Musica. Armonia dell’Universo

Gentili Signore, gentili Signori

Fratelli carissimi

Sono lieto ed onorato di porgere il mio personale saluto, in uno con quello del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato per la Giurisdizione Massonica Italiana, in occasione di questo Convegno che, annualmente, diffonde con costante e fattivo impegno, un messaggio che, nella sua essenza, unisce donne ed uomini di diverse culture.
Il ricordo dei Fratelli Giuseppe Logoteta e Corrado Balacco Gabrieli permea questo incontro che, con l’odierna tematica, ci offre la possibilità di affrontare positivamente l’impegnativa quotidianità.
In momenti diversi e secondo le proprie attitudini i Massoni, ai quali sono intestati i premi che saranno oggi conferiti, hanno voluto e saputo volgere la propria vita per il bene altrui, concretizzando il concetto di “Armonia dell’Universo”.
Per altro Essi sono stati i consapevoli prosecutori di quella scuola di pensiero che trovò, ben duemila quattrocento anni orsono, la propria culla in questa splendida Regione.
Parlare di musica, parlare di armonia dell’universo vuol dire attualizzare il pensiero pitagorico e della omonima Scuola filosofica secondo la quale ogni aspetto del reale è ricondotto ad un’armonia di quantità numerabili.
La concordanza dei suoni, la synphonia, realizzata nella musica attraverso intervalli matematici.

Così, colui che noi Massoni definiamo il Grande Architetto dell’Universo, compone quotidianamente un’inattesa sinfonia che, sovente, la nostra materialità non riesce a percepire.
Questo substrato musicale è, in effetti, silente per quanti non sappiano tendere il proprio cuore all’ascolto altruistico.
L’Armonia che da essa promana, può essere percepita ed intuita soltanto dal nostro Essere, se questo ha scientemente acuito la propria innata sensibilità, suffragata – per noi Massoni – da un ben preciso percorso Iniziatico volto, appunto, alla ricerca della Verità che è Armonia.
“L’anima può elevarsi al fine di unirsi al divino”.
Questo affermava Pitagora riconosciuto, da noi Massoni del Rito Scozzese, quale un grande Iniziato.
Questo auspico per i giovani che affrontano la vita.
A loro vada il mio fraterno augurio: che la loro partecipazione a questa quotidiana competizione sia vissuta con consapevole stima dell’altrui identità.
Armonicamente.
L’altro non è mio nemico: l’altro è un mio Fratello che, con il suo esempio, mi indica un percorso fondato sul reciproco rispetto.
Questi sono i valori del Rito Scozzese al quale mi onoro di appartenere, questi sono i valori che riconosco nei nostri giovani.
Nel ringraziarVi per l’attenzione prestata, Vi confermo il partecipe e costante interesse del Rito Scozzese per la vostra encomiabile iniziativa che, ritengo, ci affratelli.
Armonicamente uniti, per il bene dell’Umanità.

Reggio Calabria, 4 maggio 2019

Leo Taroni, 33° SGC

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