IL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL S. G. C.

Il bilancio dell’anno che si sta chiudendo, è ricco d’incontri e di scambi d’idee, ma soprattutto è importante per il lavoro svolto dai Fratelli nelle Logge di Perfezione, nella Camere Superiori e nelle Sezioni Regionali degli Alti Corpi Nazionali. Abbiamo partecipato a Feste del Rito e manifestazioni culturali di rilievo promosse da sei Ispettorati Regionali e i Seminari di formazione storica ed esoterica, dedicati ai Fratelli del IV Grado, hanno pienamente corrisposto alle attese con soddisfazione di chi vi ha partecipato e dei Fratelli che, anche con sacrificio personale, li hanno realizzati.

Spesso è lamentato il silenzio della Massoneria e del Rito Scozzese in particolare, di fronte ai gravi problemi della nostra società, alle preoccupazioni che angosciano le nostre menti e i nostri cuori. Poco o nulla di importante sarebbe stato detto o scritto sulla disoccupazione e le povertà crescenti, sui pericoli delle nuove nefaste ideologie, sui venti di guerra che lambiscono il nostro continente, sulla massa di persone che sbarcano sulle nostre coste o attraversano la nostra frontiera orientale in cerca di una vita migliore, sulla caduta nel nostro Paese della moralità e del senso dello Stato. In verità, ne abbiamo parlato spesso, ma forse non siamo stati capaci di farci intendere o siamo stati poco ascoltati, troppo pochi ci hanno scritto parole di solidarietà, un’agenzia di stampa ha diffuso qualche volta i nostri concetti, ci saremmo aspettati magari qualche critica, sarebbe stato comunque un segno di attenzione, ma ciò non ci scoraggia a continuare perché siamo convinti di quanto sia utile e necessaria la missione del nostro Rito.

Siamo usciti dai nostri Templi per affrontare questi e altri problemi confrontandoci apertamente, alla luce dei nostri principi, con i Fratelli e con i cittadini, realizzando con cadenza annuale importanti Convegni nazionali. Lo scorso gennaio è stato trattato il tema “Decrescita e sviluppo – le basi etiche dell’economia di mercato”, quest’anno il 24 gennaio a Roma, parleremo di “ Italia-Europa tra fiscal compact e spending review”. Relatori il prof. Giulio Sapelli, l’on Antonio Martino, il sen. Mario Mauro, l’on. Giuseppe Caldarola, il sen. Nicola Rossi. In quest’occasione interverrà pure il nostro Gran Maestro che proprio nella sua prima Balaustra parla del coraggio che ciascuno di noi deve avere di uscire dal proprio splendido isolamento per rapportarsi con gli altri Fratelli e la società. Del coraggio come essenza dell’etica del sacrificio.

Non c’è nulla che possa limitare l’autonomia del Rito Scozzese in quest’azione che si sviluppa altresì in perfetta armonia con quanto è realizzato dal Grande Oriente, come abbiamo voluto confermare nei nostri interventi alla Gran Loggia, e personalmente al Gran Maestro nel nostro primo incontro dopo la sua elezione all’altissimo incarico. L’unico limite quindi viene dalla debolezza della nostra comunicazione all’esterno, per l’atteggiamento spesso non favorevole nei confronti della Massoneria, salvo poche eccezioni, dei grandi mezzi di informazione, giornali, radio, televisioni, cui dobbiamo supplire con i mezzi offerti dalla “rete”, ma soprattutto con il contributo prezioso di tanti Fratelli che operano nella cultura, nella comunicazione e nel sociale e di tutti gli altri che sono i nostri rappresentanti nelle loro comunità. Il mondo ha bisogno di amore e di solidarietà e per questo bisogna lottare, senza timore di esporsi personalmente per una causa tanto nobile, senza scoraggiarsi di fronte al molto che resta da fare, anche se la nostra opera può apparire piccola e insufficiente.  Vogliamo ancora una volta riaffermare che per diffondere le idee ed essere convincenti è necessario averle prima assorbite, rese parte di ciascuno di noi, essere noi stessi convinti.  E non a caso sono state fissate come impegno per il 2015 le parole “sostenere e stimolare” nel senso di mantenere sempre alti ed elevati i nostri valori per evitare che s’indeboliscano nella quotidianità e di rendere più vivi i sentimenti di amore e di solidarietà che contraddistinguono il nostro operare.

Non dobbiamo dimenticare che non siamo soli in quest’opera e che quando ci si rivolge al Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e Accettato per l’Italia diciassette Supremi Consigli della Confederazione Europea rispondono all’appello e a questi si aggiungono almeno ottantasei Supremi Consigli nel mondo. In primavera i loro delegati converranno a Lisbona per la XIX Conferenza Mondiale. Il lavoro sull’estero avviato con tanta intensità nello scorso decennio, basti ricordare la Conferenza dei S.G.C. d’Europa e Paesi associati svoltasi a Roma nel 2007, ha richiesto come in passato un notevole impegno di energie per affrontare un programma scandito da un fitto calendario di eventi, incontri, celebrazioni promossi dai Supremi Consigli di Francia, Germania, Croazia, Messico, Spagna, Turchia, Russia.

In questo contesto la decisione di svolgere l’Assemblea dell’equinozio d’autunno del Sovrano Tribunale Nazionale a Venezia nella storica sede della Scuola di San Giovanni evangelista, è stato un avvenimento di grande valore simbolico e quindi l’occasione per avere ospiti le delegazioni dei S. C. d’Austria, Croazia, Inghilterra, Francia Germania, Grecia, Lettonia, Messico, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Svizzera, Serbia, Turchia. Inoltre, per tutti noi è stata di estrema importanza la presenza del G.M. del Grande Oriente D’Italia, Fr. Stefano Bisi. In precedenza, alla prima tornata nazionale in XIV Grado ha voluto essere presente con una sua delegazione il S. G. C. della Romania, Fr. Costantin Iancu, Gran Segretario della Confederazione europea dei Supremi Consigli.

Se i nostri obiettivi sono il progresso dell’umanità, la libertà di pensiero e di coscienza, la garanzia di pari diritti per ogni persona in ogni parte del mondo, la diffusione della cultura della pace, non basta proclamarli, ma dobbiamo orientare in questa direzione tutta la nostra azione personale e collettiva. Dare buoni esempi con le opere e i comportamenti personali e ricordare e onorare i Fratelli che rimangono esemplari nella nostra storia per l’opera svolta per il raggiungimento di questi obiettivi. A questo punto desideriamo rivolgere un pensiero ai Fratelli che nel corso dell’anno sono transitati nelle Valli Celesti, con affetto e riconoscenza per quanto ci hanno donato in partecipazione, amore e fedeltà al Rito Scozzese.

Ricorrendo quest’anno il centenario della nascita del Fr. Manlio Cecovini, Sovrano Gran Commendatore e Gran Maestro onorario, il Rito ha organizzato un convegno a Trieste per ricordare la sua figura e la sua opera di narratore e saggista.  A Cecovini è dedicato pure un premio annuale per una tesi magistrale di laurea. Poi, in un convegno su “Razza, Razzismo e integrazione nel XXI secolo”, abbiamo voluto ricordare il Fr. Franco Cuomo, che è stato giornalista e scrittore di grande talento e autore di un libro, che tutti dovrebbero leggere, in cui ha denunciato gli scienziati italiani he firmarono nel 1938 “il manifesto della razza”. Vorremmo che questi eventi si moltiplicassero ogni anno in tutte le nostre Regioni, specialmente in favore dei giovani che non conoscono la nostra storia e i nostri scopi.

Dobbiamo offrire a questi giovani la possibilità di condividere la nostra grande utopia, che non va confusa con una chimera. Infatti, noi siamo come quegli “innocenti”, di cui scriveva Bertrand Russel, che non sapevano che il progetto che volevano realizzare era impossibile, ma proprio per questo lo realizzarono. Vogliamo essere una società di uomini che puntano sempre più in alto per sostenere apertamente i propri valori morali e spirituali, per costruire un mondo migliore ed essere tutti più felici e più saggi, per il bene dell’umanità e alla gloria del G.A.D.U.

Luigi Milazzi 33° M. A.
Sovrano Gran Commendatore

Roma, dicembre 2014

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