MANLIO CECOVINI: NARRATORE E SAGGISTA DEL ‘900

Il 26 novembre 2014 si è svolta a Trieste nell’Auditorium del Museo Revoltella, gentilmente concesso dall’Amministrazione Comunale, una Tavola Rotonda su “Manlio Cecovini: narratore e saggista del ‘900”.

L’evento è stato organizzato dal Centro Studi “Manlio Cecovini”, costituito a Trieste nel 2011 con il patrocinio del Supremo Consiglio allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale costituito dalle opere di Cecovini e per approfondire nel contempo la conoscenza degli ambiti – culturale, politico, massonico – che hanno influenzato la sua attività. Con questa Tavola Rotonda il Centro Studi, presieduto dal S.G.C. Luigi Milazzi, ha inteso ricordare adeguatamente alla città di Trieste il centenario della nascita di un suo figlio illustre e poliedrico che è stato a lungo tra i protagonisti della vita cittadina: lo scrittore, l’organizzatore culturale fondatore tra l’altro dell’Istituto Giuliano di Storia e Documentazione, il leader politico anche assurto al vertice dell’Amministrazione comunale, ma anche l’indimenticato Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia. Le iniziative del Centro Studi per l’anno in corso saranno completate a breve con la consegna della seconda edizione di un Premio di Studio rivolto a tesi di laurea magistrali incentrate sulla figura di Cecovini o sull’analisi del contesto storico e culturale in cui egli operò, tra cui, evidentemente, la Massoneria.

La Tavola Rotonda, moderata dal Fr. Milazzi e gratificata dalla presenza di un pubblico particolarmente numeroso ed attento, ha visto la partecipazione del prof. Giorgio Baroni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, della prof.ssa Irene Visintini del Centro Studi Cecovini, del prof. Fulvio Salimbeni dell’Università di Udine e del dott. Giovanni Gregori del Centro Studi Biagio Marin.

Dopo i saluti del sindaco Cosolini che ha annunciato la prossima intitolazione a Cecovini di una via, i primi due relatori si sono soffermati sull’opera letteraria di Cecovini. Il prof. Baroni ha svolto un’acuta ed approfondita analisi critica di tutta la sua produzione, tracciandone una sorta di bilancio complessivo che ne ha messo in evidenza gli spunti di originalità del pensiero e sottolineato in particolare il suo rapporto con la trascendenza e la sua incessante ricerca al riguardo, durata tutta la vita. La prof.ssa Visintini si è invece soffermata con un’analisi specifica su una delle sue opere principali, quel “Nottole ad Atene” che costituisce una pietra miliare del suo percorso di narratore e, con il suo carattere autobiografico, consente di fatto una lettura complessiva del suo pensiero.

Gli altri due relatori hanno trattato invece della visione politica di Cecovini: il prof. Salimbeni, in un intervento molto apprezzato, ha delineato in modo preciso ed efficace l’identità storica della città di Trieste per giungere alle motivazioni del movimento politico di cui Cecovini è stato al vertice, che esportò a livello nazionale un concetto di autonomia costruttiva ben lontano da vagheggiamenti separatistici velleitari di più recente attualità. Il dott. Gregori trattando invece un aspetto particolare della visione politica di Cecovini che aveva portato ad una divergenza di vedute col poeta Biagio Marin su quale fosse la strategia migliore per la città, senza però che ciò intaccasse la profonda amicizia e stima reciproca dei due personaggi.

Il pubblico, che con l’ampia e attenta partecipazione ha fornito un’evidente gratificazione all’impegno dei relatori e degli organizzatori, ha mostrato di apprezzare l’impostazione della Giornata che ha fornito un quadro preciso, pur se sintetico, della versatilità di Cecovini e della sua capacità di muoversi a suo agio in ambiti del tutto diversi, quali la letteratura e la politica nel caso odierno in cui si è taciuto delle sue esperienze in campo artistico. Attraverso l’indagine psicologica dei suoi personaggi sono stati messi in evidenza i tratti rilevanti del suo pensiero e della sua visione del mondo nonché, in termini più specifici, il messaggio di cui è stato portatore su varie tematiche di attualità. Soprattutto, infine, è stata ben delineata la sua incessante ricerca di spiegazioni più profonde su ciò che stà al di sopra dell’Uomo e sulla sua costante attenzione ai valori umani, pur attraverso il filtro di una visione in generale disincantata e talora improntata allo scetticismo.

In definitiva la Giornata ha contribuito ad approfondimento nella conoscenza di un personaggio la cui figura diventa sempre più imponente e ricca di spunti col passare del tempo.

FacebookTwitterWhatsAppEmail