IL NOSTRO “ESSERE”

Come ciascuna Istituzione esplicita nel proprio Statuto le proprie peculiari finalizzazioni ed il metodo per conseguirle, così il Rito Scozzese Antico ed Accettato ha trascritto nelle sue “Carte Fondamentali” gli intendimenti costitutivi e la operatività atta a realizzarli.
Tali Carte, profanamente definite Statuto, esprimono compiutamente nel loro articolato l’Essere del Rito Scozzese.
Il Rito, ancorché non avulso dalla realtà, è pur sempre un Ordine Iniziatico strutturato (art.1) in trentatré Gradi Iniziatici, ai quali i propri Membri possono essere elevati progressivamente secondo la loro maturità e meriti, dopo averne accertata l’attitudine a realizzare in sé il contenuto iniziatico dei Gradi ed il rispetto dei principi generali del Rito.
L’articolato del nostro Statuto – in particolare gli articoli 1 e 4 – armonizza adeguatamente i propri obiettivi e gli strumenti atti a perseguirli.
La premessa essenziale, e come tale ribadita in ambedue i citati articoli, è quella che il Rito Scozzese Antico ed Accettato ha come fine il progresso e il benessere dell’Umanità e la promozione, nei Fratelli Scozzesi, del perseguimento della rettitudine, della verità, della giustizia, della tolleranza e della saggezza.
Poiché il Rito, ancorché Ordine Iniziatico è necessitato ad agire anche nella quotidianità profana, è stato statuito (art. 4) che operi sempre nella più rigorosa osservanza delle Leggi dello Stato, che non abbia alcuna caratterizzazione politica o confessionale, che non abbia scopo di lucro e non svolga attività commerciale.
Inoltre, per il conseguimento dei propri fini, il Rito Scozzese si avvale prevalentemente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei suoi affiliati.
Questi Principi Generali che potrebbero apparire, ad una non attenta lettura, generici sono in effetti fondanti e rappresentano  l’espressione dello spirito settecentesco nel cui alveo è nata e si è sviluppata la Massoneria moderna, di cui tutti sono in grado di comprendere il significato.
Quale significato assumono invece, oggi, alla luce dei nostri tempi e di quanto è avvenuto nei secoli successivi?
Perseguire la rettitudine, la verità, la giustizia, la tolleranza e la saggezza, senza individuare quali siano gli strumenti che il Rito Scozzese intende utilizzare, potrebbe apparire una dichiarazione d’intenti priva di una reale efficacia.
Parrebbero quasi mirabolanti astrazioni, del tutto disarmate di fronte al dilagare dell’illegalità, della corruzione, delle mistificazioni, delle palesi ingiustizie, dell’intolleranza e della sconsideratezza che si manifestano nella nostra società, e che arricchiscono negativamente, con dovizia di particolari, la cronaca quotidiana.
Per realizzare un mondo migliore, ed aspirare ad una Società che non sia condizionata dalla deliberata disinformazione (le famose fake news), la Massoneria e il Rito Scozzese Antico ed Accettato dispongono di un semplice ma impegnativo strumento: la Conoscenza.
Per comprendere tale Strumento, la Conoscenza, il Rito Scozzese offre ai propri Membri – mediante lo studio, la introiezione graduale dei simboli, della storia e del pensiero che sono alla base dei suoi Gradi – l’acquisizione progressiva di importanti punti di riferimento per lo sviluppo di ciascuna singola personalità.
La Massoneria, fiera di avere contribuito al nostro Risorgimento battendosi per la libertà degli italiani, è altrettanto orgogliosa del contributo offerto dopo l’unificazione del Paese contribuendo all’apertura di biblioteche, alla fondazione delle università popolari, ai ricreatori pubblici per ragazzi e ragazze, alla costituzione di grandi associazioni culturali quale la Dante Alighieri, alla attivazione di opere assistenziali per l’infanzia, alle iniziative promosse per l’emancipazione delle donne.
Questo suo anticipare i tempi quale operativa espressione del libero pensiero, ha sovente determinato una aspra avversione da parte del mondo profano che le si è contrapposto con i media di ogni colore politico, con gli anatemi ecclesiastici e purtroppo, talvolta, anche con discutibili interventi di esponenti della così detta cultura laica.
Se pur memorabili, le parole che Gramsci pronunciò nell’intervento alla Camera dei Deputati contro la legge fascista che avrebbe proibito la Massoneria in Italia, furono tardive e poco lungimiranti prevedendo un futuro accordo fra la Massoneria e il fascismo: questo si sarebbe verificato invece tra gli esponenti del grande capitale e delle alte gerarchie cattoliche, con le conseguenze tragiche ben note.
Nessuno di questi esponenti è finito al “confino” o ha dovuto rifugiarsi in Francia, come avvenne all’epoca sia per il Gran Maestro della Massoneria sia per il Sovrano del Rito Scozzese; per non parlare di tutti i Fratelli uccisi proditoriamente o deportati nei campi di concentramento soltanto perché Massoni.
Sono stati degli stop molto dolorosi che tuttavia non devono e non possono far desistere la Massoneria e il Rito Scozzese Antico ed Accettato in particolare dalla realizzazione della loro missione.
Come scritto nello Statuto, noi Scozzesi miriamo al progresso e al benessere dell’Umanità e pertanto dobbiamo avere contezza che per la realizzazione di tali impegni sono indispensabili due condizioni fondamentali: la libertà di pensiero e la libertà dal bisogno.
Per conseguire ambedue gli obiettivi è basilare la Conoscenza la quale, potenziando il sapere di ciascun individuo, lo rende libero dai bisogni materiali offrendogli le capacità necessarie per il miglioramento delle proprie condizioni di vita.
La Conoscenza, o se vogliamo dire l’acquisizione della verità, consente di acquisire il corretto pensiero e permette di poter valutare operativamente – nella società che ci circonda – il positivo ed il negativo di quanti sono diuturnamente in contatto con noi: questa valutazione razionale ed iniziatica ci consentirà di ravvisare con consapevolezza quanti potranno aiutarci nella nostra crescita.
La Conoscenza, in quanto fondata sulla rettitudine, sulla retta coscienza del bene e del male, vale più di qualsiasi altro bene sia esso immateriale che materiale, molto più del denaro con il quale si può acquistare tutto, ma non la Sapienza.
Basilare, per intraprendere la strada che si auspica possa condurre alla Conoscenza, è l’istruzione che deve essere promossa anche con la costruzione di scuole, la istituzione di borse di studio, il sostegno degli studi universitari, l’incoraggiamento per le università delle LiberEtà.
Favorire lo studio, aiuterà i giovani ad avviarsi nel sentiero che porta sulla strada della Conoscenza, e tutti gli altri Esseri a perfezionare ciò che hanno appreso da giovani.
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Il Rito Scozzese desidera far comprendere che nel suo Essere è esclusivamente un Ordine Iniziatico e che in quanto tale non cospira contro nulla e nessuno; accoglie soltanto persone che intendano perfezionarsi ulteriormente percorrendo una antica via tradizionale, il cui tracciato non è assolutamente segreto e misterioso.
Le numerose ed obiettive pubblicazioni sulla Massoneria evidenziano per altro come sia necessario che – nel comune lavoro –  ciascun Fratello partecipi ai propri Fratelli le proprie esperienze, i successi e le sconfitte interiori patite, facendo tesoro dei consigli e dei suggerimenti dei Fratelli più anziani.
Soltanto quando la Massoneria si è chiusa in sé stessa, ha mancato l’opportunità di impegnarsi nelle grandi “battaglie di civiltà”, come è successo in Italia nella seconda metà dello scorso secolo.
Questo è molto grave perché la garanzia di pari diritti per ogni persona, in ogni parte del mondo è il suo obiettivo finale.
Dalla dichiarazione dell’Indipendenza americana sino alla Dichiarazione universale dei diritti umani del 10 dicembre 1948, la Libera Muratoria ha contribuito con i suoi uomini migliori.
L’affermazione dei diritti della persona è stata sicuramente una grande conquista e seppur in Europa esiste un controllo internazionale mediante la Corte Europea dei Diritti Umani, la attuale situazione mondiale mostra come tale processo non sia certamente concluso.
Anche nel nostro Paese sono rilevabili sacche di disconoscimento di questi diritti unitamente a comportamenti deviati; in tal senso la Massoneria ed il Rito Scozzese Antico ed Accettato devono impegnarsi sia in prima persona sia unitamente a quanti si battono con coraggio in questo settore.
E’ tutta da scrivere la storia di queste moderne schiavitù, di quanti profittano del fenomeno migratorio, della miseria, dell’ignoranza, della sottomissione violenta di ogni donna ed uomo.
Il Rito Scozzese deve, come sempre, essere elemento attivo nell’affermazione e difesa di ciascun Essere Umano.
Anche la realizzazione di tale obiettivo è parte della sua Essenza.

Leo Taroni 33° SGC

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