CALABRESI E SBIRRI

Nel corso della manifestazione nazionale per la Giornata della memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, svoltasi a Locri don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera” parlando dal palco ha pronunciato le seguenti parole.
«Oggi ci sentiamo tutti calabresi e sbirri. Siamo qui per sostenere e valorizzare quella Calabria che non accetta di essere identificata con la ‘ndrangheta, la massoneria e la corruzione».
A don Ciotti, che certamente ha tanto grandi, riconosciute benemerenze per il suo impegno a promuovere la cultura della legalità e nel “dare voce a chi voce non ha” vogliamo dire apertamente, ad alta voce, che anche noi del Rito Scozzese Antico e Accettato ci sentiamo tutti calabresi e sbirri e che non accettiamo, nemmeno da Lui, di essere identificati con la ‘ndrangheta e la corruzione. Come non ci permettiamo, e non ci permetteremo mai di offendere la Chiesa Cattolica per la presenza di preti indegni della loro missione, così ci sentiamo di esigere da Lui e da altri di non confondere l’istituzione massonica con qualcosa che nulla ha a che fare con la Libera Muratoria.
E’ cosa ben risaputa che i comitati del malaffare, cui si appoggiano corruzione e criminalità, purtroppo diffusi in maniera endemica nel nostro Paese, si mascherano sotto le coperture più diverse, per cui oltre a essere poco cristiano è senz’altro poco civile offendere con un’affermazione  diffamatoria migliaia di cittadini onesti appartenenti a un’antica e nobile istituzione.

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